Parrocchia
San Giovanni Battista
Tomba extra
La chiesa vecchia.
Il primitivo edificio, a cui si accenna nell'iscrizione posta dietro l'altare maggiore, è stato eretto con le "limosine dei buoni" tra il 1775 e il 1778, anno in cui venne benedetto.
L'interno di questa chiesa è raffigurato in un quadro a olio che ricorda un episodio singolare: nel 1827 un fulmine cade all'interno della navata, senza provocare vittime tra i fedeli.
Una cinquantina d'anni dopo la sua apertura al culto, l'edificio era già insufficiente ad accogliere tutta la popolazione, che era cresciuta nonostante le epidemie e l'alta mortalità infantile. Si era passati dalle 880 anime del 1739 alle 1340 del 1816 e alle 1800 del 1835. C'era quindi la necessità di avvalersi del vicino oratorio di Sant'Eligio, concesso in uso alla parrocchia dal 1805.
Nell'anno 1836 per voto.
Nel 1836 fece la sua comparsa nel Lombardo-Veneto il colera. Furono i rioni più poveri della città a essere maggiormente colpiti. A Tomba si contarono 57 morti. Per la cessazione dell'epidemia si fece voto di costruire la chiesa, di istituire le Quarantore e di effettuare ogni anno una processione all'oratorio dei Santi Giacomo e Lazzaro il 25 luglio.
Incominciata la fabbrica sopra la chiesa vecchia nell'anno 1836.
La chiesa preesistente non venne demolita del tutto, ma se ne utilizzarono alcune strutture murarie. I lavori durarono circa 15 anni dal 1836 al 1852. Sembra sia stato determinante il contributo finanziario del parroco, che nel suo testamento lasciò scritto: "Si raccomanda finalmente alla diletta popolazione per la quale tanto si è fatto... di ottenere il permesso dall'eccellentissimo Governo che il mio povero corpo sia, e possa essere, seppellito nella mia chiesa, dico mia perché adoperati denari miei, consumati gli anni miei, sacrificata la vita mia... In unione si intende già e in compagnia, e con la concorrenza di tutto il popolo".
Durante la guerra 1848-49 I lavori sono stati interrotti. Nel 1850 l'imperatore Francesco Giuseppe assegnò sul fondo del culto la somma di lire 6000 per il completamento dei lavori.
Questa chiesa fu benedetta il 27 giugno 1852.
Nel giugno del 1852 la chiesa era pronta. Alla presenza delle autorità civili e militari austriache, monsignor Camillo Sommariva sindaco dei canonici della cattedrale di Verona bene di la Chiesa. La cerimonia suscito la commozione dei fedeli, che vedevano finalmente realizzarsi il loro sogno.